Sopra è riportata un immagine del papà del piccolo Jack Rocchi, il quale segnala tale anomalia, infatti, ricapitolando, l’associazione paga google per uno spazio pubblicitario, fin qui nulla di sbagliato (piccolo dubbio sull’utilità dei soldi spesi per pubblicizzare una onlus) però, perché pagare uno spazio pubblicitario sulle chiavi di ricerca “STAMINA” e “MOVIMENTO PRO STAMINA” ?
Non pare forse tale scelta, per non dire strategia, troppo esagerata?
Si espone di fatto il pubblico ad un articolo pregiudizievole contro La Stamina Foundation.
Molti sostengono tale gesto, quale, propaganda nociva su un metodo che merita di esser giudicato non da Associazioni, bensì come richiesto più volte, da esperti del mondo medico scientifico, possibilmente imparziali e non limitati al solo territorio nazionale.
Pertanto invitiamo Giulio Cossu, Filomena Gallo e Maria Antonietta Coscioni a fornirci eventuali giustifiche ove ce ne siano, perché rimane fermo il dubbio su tale gesto.
Ufficio Stampa