Il nostro Presidente Giacomo Gigliotti ha visitato la RSA Fondazione S. Maria del Castello di Carpenedolo (Brescia ) il nuovo “Villaggio Insieme”; il primo esempio in Italia di struttura interamente dedicata e specializzata sull’assistenza residenziale per Alzheimer e Sclerosi Laterale Amiotrofica. Specializzata nell’assistenza non farmacologica per ricoveri di sollievo e a lunga degenza, la struttura di 6.000 mq è organizzata su due piani, 40 posti letto dedicati all’Alzheimer al pian terreno e 20 per i ricoveri ad alta intensità assistenziale come la Sla. Le camere di degenza sono allestite in modo da rendere l’ambiente accogliente e residenziale e pertanto di minor impatto possibile per la persona affetta da SLA. All’interno della R.S.A. Villaggio Insieme sono presenti degli spazi dedicati all’incontro tra gli ospiti e i propri familiari ed amici. Gli ambienti sono allestiti per poter svolgere attività occupazionali e riabilitative.
Pienamente applicati i requisiti di multidisciplinarietà, specializzazione, innovazione e ricerca per porre al centro la persona e la sua famiglia in un progetto condiviso.
“ questi i valori sono la bussola che deve guidare il Welfare sociale Istituzionale e il modello di rete nella presa in carico, di malati con patologie neurodegenerative gravi e fortemente invalidanti. La tutela della persona , della sua dignità di vita, la vicinanza e la familiarità sono le emozioni che ho percepito da malato SLA “ dice Giacomo Gigliotti.
Inaugurata il 7 ottobre scorso al termine di un percorso condiviso con Regione Lombardia con questa struttura la sanità lombarda vuole dare una risposta di assistenza mirata ed innovativa per queste patologie complesse attivando, nel mondo sociosanitario, un nuovo modello organizzativo. Erano infatti presenti Assessore al Welfare della Regione Lombardia Bertolaso, Assessore al ambiente il bresciano Maione, nelle veci del Presidente Fontana, la consigliera regionale Tironi, direttore generale ATS Brescia Sileo , sindaco Carpenedolo e Prefetto Brescia . Purtroppo ad oggi 4 mesi dopo, la parte dedicata ai malati SLA è inutilizzata perché la regione non ha ancora coperto i 20 posti letto con il SSR.
“dispiace vedere una struttura cosi vuota – continua con amarezza Gigliotti – sapendo le esigenze dei malati e familiari che stanno aspettando, in situazioni molto precarie, di accedere. Tagliare pubblicamente un nastro non è solamente una cerimonia simbolica o piazzare una bandierina politica anzi, dovrebbe essere, in questo caso, una solenne restituzione di un concreta opportunità alle persone fragili di una comunità. Il mio auspicio è che Regione Lombardia rifocalizzi la questione al più presto perche le istituzioni non possono perdere credibilità” .
Investire fondi pubblici nella qualità della vita delle persone fragili e disabili non è solo un dovere morale o assolvere un impegno politico ma è un buona pratica amministrazione e programmazione; sono in netto incremento i numeri delle patologie neurodegenerative ed è evidente come una corretta presa in carico sociosanitaria multidisciplinare, riduca le acuzie e i ricoveri ospedalieri che sarebbero più onerosi.