Nell’incontro convocato dalla Regione Lombardia con tutte le associazioni lombarde il 28 Febbraio , sono state comunicate delle modifiche ai criteri del Fondo Nazionale per la non autosufficienza (FNA).
Anche Viva la Vita Italia si era allertata e mobilitata dopo la contestata delibera della Regione Lombardia del 28 dicembre scorso; quindi, le richieste delle associazioni sono state ascoltate e hanno portato a delle prime modifiche che hanno ripristinato il contributo economico attuale per le persone in gravissima disabilità, come quelle affette da Sla. In tal modo, sono state evitate le drammatiche riduzioni che erano state annunciate a fine dicembre.
L’Assessore Lucchini ha condiviso, in accordo con il Ministero per le Politiche Sociali, che Regione Lombardia ha riorganizzato le risorse finanziarie al loro originale scopo, cioè il riconoscimento dei contributi diretti.
Con particolare riferimento alle persone con Sla, il ravvedimento di Regione Lombardia si traducono concretamente come segue:
Assistenza persone in gravissima disabilità con sostegno da parte di un caregiver familiare:
Attualmente: l’assegno mensile è di 650 euro rimane invariato con la seguente riformulazione: l’assegno mensile sarà di 500 euro. Inoltre, se indicato nel “Progetto Individuale”, sarà possibile accedere a un rimborso fino a 595 euro (pari a 85 euro mensili) per l’acquisto di interventi di sollievo e sostegno psicologico, sia individuale che di gruppo, rivolti ai caregiver familiari. È inoltre possibile integrare l’assegno con interventi sociali dei Comuni e/o degli Ambiti territoriali, fino a un massimo di 455 euro complessivi (pari a 65 euro mensili).
Assistenza persone in gravissima disabilità con bisogni complessi in assistenza A e B (come le persone con Sla) e sostegno da parte di un caregiver familiare:
Attualmente: l’assegno mensile è di 900 euro rimane invariato
Assistenza a disabili gravemente disabili con sostegno sia da personale per 10 ore settimanali che da un caregiver familiare:
L’assegno mensile rimarrà invariato a 900 euro
Assistenza a disabili gravemente disabili con sostegno sia da personale a contratto part-time che da un caregiver familiare:
L’assegno mensile rimarrà invariato a 1.000 euro.
Assistenza a disabili gravemente disabili con sostegno sia da personale a contratto full-time che da un caregiver familiare:
L’assegno mensile rimarrà invariato a 1.200 euro.
Assistenza a disabili gravemente disabili con bisogni complessi in assistenza A e B (come le persone con Sla) e sostegno sia da personale a tempo pieno o in presenza di due assistenti che da un caregiver familiare:
Attualmente: l’assegno mensile è di 1.300 euro rimane invariato
Introdotti e contestati due elementi su cui è necessario lavorare immediatamente: i nuovi ingressi nella misura B1 e la rendicontazione.
Il nostro Presidente Giacomo Gigliotti ha precisato : “ è innegabile che siamo soddisfatti per i passi indietro fatti da Regione Lombardia che mantenuto invariati i sostegni alle gravi e gravissime disabilità. Tutti insieme per il 2024 siamo riusciti a evitare un pesante ritracciamento dei ristori caregivers familiari tuttavia, resta forte la preoccupazione per il trend negativo dato dal DPCM del Governo Draghi che impone alle Regioni una assistenza sociosanitaria diretta sempre più alta. Regione Lombardia fa sempre da “apripista” e temo che fra un anno ci ritroveremo nello stesso – se non peggiore – scenario attuale, qualora non venisse modificata la legge del 2022 del allora ministro Orlando”
È importante sottolineare che questo ravvedimento è una misura di emergenza che consente di mantenere stabile il contributo alle famiglie per tutto il 2024 e di avere più tempo per lavorare su un’azione sistemica che agisca a livello nazionale, ma che si rifletta anche a livello regionale. È fondamentale ripensare al Piano nazionale per la non autosufficienza per migliorare il sistema attuale e garantire un supporto concreto alle famiglie, in modo che le persone con gravissima disabilità possano scegliere il proprio percorso assistenziale.
È evidente che sono necessarie ulteriori azioni per adeguare il Piano al bisogno concreto di supporto alle famiglie. Tuttavia, va preso atto che sono stati adottati provvedimenti correttivi importanti e che siamo stati ascoltati, evitando così tagli che avrebbero inginocchiato centinaia di famiglie. La stessa Regione Lombardia ammette di aver “messo una grande pezza”, una soluzione temporanea necessaria per avere il tempo di migliorare il sistema nel complesso. Nonostante questo primo traguardo raggiunto, riteniamo urgente scongiurare la lista di attesa.
Le associazioni presenti al tavolo di confronto erano: Atassiche, AISLA, AISM, ANFFAS, ANGLAT, ANGSA, AMNIC, ANMIL, AUS Niguarda, Comitato 16 novembre, Comitato Uniti per l’Autismo, ENIL, ENS, Famiglie SMA, FAND, Huntington, LEDHA, Progetto di Vita Indipendente, UICI, UILDM, UNMS e Viva La Vita Italia oltre a altre collegate da remoto.
1 marzo 2024