Vivere con la SLA

Cause e Sintomi

Ipotesi sulle cause della SLA

La SLA è stata delineata la prima volta da Jean Martin Charcot alla fine del 1800. Sebbene in questo lungo periodo di tempo siano stati realizzati importanti progressi nel campo della ricerca, il meccanismo responsabile della degenerazione della cellula motoneuronale non è stato identificato.
Si pensa che la SLA sporadica sia una malattia genetica complessa. E’ possibile cioè che causa della SLA sia un difetto di costruzione di una proteina dei motoneuroni (per alterazione dei geni) ma che la malattia si determini solo in combinazione con altri fattori che possono essere altri geni alterati o fattori ambientali.

ANCHE SE LA CAUSA È GENETICA, LA MALATTIA NON È EREDITARIA!

Al contrario, nella SLA ereditaria è sufficiente che vi sia un solo elemento patologico genetico (come nel caso della mutazione del gene SOD) per determinare l’insorgenza della malattia che perciò può essere trasmessa ai familiari. La SLA sporadica si delinea quindi come malattia multifattoriale, in cui svariati fattori ambientali, in parte già ipotizzati, come l’attività fisica intensa o il fumo di sigaretta, cooperano con fattori genetici predisponenti. La recente scoperta che una piccolissima parte (circa l’1%) dei casi di SLA, sia sporadiche che familiari, è associata alla mutazione di un altro gene, che codifica la sintesi di una proteina chiamata angiogenina, appare rafforzare l’idea che il campo della genetica possa essere tra i più fertili per l’individuazione delle cause della SLA. Finora però gli studi rivolti ad individuare tali fattori genetici predisponenti non hanno avuto risultati significativi.

Se questo è vero, è verosimile che l’insuccesso della ricerca sulla SLA sia riconducibile proprio al fatto che tutti gli studi effettuati finora abbiano considerato i pazienti affetti da SLA come un’unica entità. La possibilità di dividere i pazienti in gruppi differenti sulla base di determinati fattori (età di esordio, prevalenza del motoneurone, sede di esordio, tempo di evoluzione) e di studiarne separatamente le caratteristiche genetiche ed i fattori di rischio ambientale può rappresentare uno strumento nuovo di approccio.

I Sintomi

I primi sintomi compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti.

Nelle fasi iniziali della malattia, i sintomi della SLA possono essere talmente impercettibili da essere spesso trascurati.
Al manifestarsi dei primi sintomi, nella maggior parte dei casi si avvertono le seguenti condizioni, spesso combinate fra loro:
debolezza muscolare nelle mani e/o nelle braccia, nelle gambe; fascicolazioni (vibrazioni incontrollate dei muscoli visibili come “guizzi” sottocutanei) e crampi muscolari (soprattutto notturni); difficoltà nella parola e debolezza del tono di voce; in alcuni casi più rari, alta frequenza del ritmo respiratorio e difficoltà nella deglutizione.

I sintomi iniziali della SLA sono solitamente diversi in persone diverse. L’indebolimento muscolare rappresenta una condizione iniziale nella SLA e si manifesta all’incirca nel 60% dei casi. Le mani e i piedi possono essere colpiti per primi, provocando difficoltà nel salire le scale, nel camminare con frequenti inciampi, nell’uso delle mani per attività quotidiane come vestirsi, lavarsi o mangiare.

Sintomi dell’Insufficienza respiratoria

L’insufficienza respiratoria nelle persone affette da malattie neuromuscolari è dovuta al progressivo deterioramento della funzione meccanica per l’indebolimento generale dei muscoli preposti alla funzione respiratoria.
Molto spesso i primi segni di insufficienza respiratoria (incapacità di inspirare ed espirare) passano inosservati perché il processo è lento e di difficile individuazione.
La mancanza di fiato, il sintomo classico di mancanza di ossigeno, può non presentarsi in queste persone tenuto conto che esse non compiono sforzi a causa della debolezza muscolare tipica della malattia. Possono, invece, essere presenti segni come fatica, sonno disturbato, incubi notturni e mal di testa, specialmente appena dopo il risveglio. Infatti, l’ipoventilazione notturna è spesso il primo sintomo che si rivela sia perché durante il sonno la respirazione è rallentata, sia perché l’addome spinge in alto il diaframma nella posizione distesa.
Ansietà, stato confusionale, perdita di appetito e di peso, sono altri possibili segni di ipoventilazione. La voce fioca e difficoltà nel tossire ed espellere le secrezioni bronchiali, indica che i muscoli respiratori stanno perdendo la loro forza.

Sintomi dell’Insufficienza nutrizionale

La nutrizione è importante perché nei pazienti con SLA si può verificare perdita di peso, con riduzione del grasso e della massa muscolare corporea. Può quindi svilupparsi uno stato di malnutrizione.
La perdita di peso e la malnutrizione possono essere causa di complicanze precoci, soprattutto di quelle legate alla respirazione. I pazienti con la SLA possono perdere peso per diversi motivi: tra questi la difficoltà a portare il cibo alla bocca, a deglutire (disfagia), l’aumento dei fabbisogni nutritivi e la mancanza dello stimolo nervoso al muscolo, che fa ridurre la massa muscolare.