MALATO SLA NUOVO MINISTRO DELLA SALUTE?

Immagino che il titolo scateni curiosità, lo ammetto questa è una provocazione, ma non nego di lanciarla invitando tutti quanti voi a leggerla con serietà e possibilmente a studiarne una vostra personale opinione.

Guardando al C.V. dell’attuale Ministro Beatrice Lorenzin, salterà agli occhi di tutti un forte dubbio, l’attuale Ministro della Salute, del Governo Letta, è una semplice diplomata (per carità, l’orientamento politico non è detto debba richiedere un determinato titolo di studio) però ci chiediamo, se tale donna sappia perlomeno cosa vuol dire essere Ministro, e soprattutto se la stessa abbia mai nella sua vita svolto lezioni di educazione civica.

Voglio sorvolare sul marcato accento romano del nostro attuale Ministro, (non me ne vogliano i romani, Roma è stupenda) tuttavia voglio elencare cosa io farei al suo posto.
Per carità il divieto di fumare così come altri …… sono azioni di buon senso, (forse azioni anche troppo tardive) ma cara Lorenzin, dall’inizio del suo operato, si è mai interessata a problemi come “la terra dei fuochi” – “i polmoni dell’Ilva” il moltiplicarsi di malattie tumorali ed il boom di malattie neurodegenerative, ecco io partirei proprio da qui.

Al suo posto per prima cosa chiederei un immediato screening di quanti malati ci sono in Italia, sarei (oso dire tristemente) il primo ministro ad istituire una banca dati aggiornatissima per vedere l’eventuale tasso di crescita del numero di malati, e far quindi confronti tra i diversi anni di indagine.

Sono del parere che se si vuol lavorare bene, bisogna partire dai problemi più grandi, ad esempio perché non riaprire un dibattito scientifico sui trattamenti antitumorali, sarebbe interessante studiare con ricercatori di fama anche mondiale, possibili alternative, magari avviare una serie di tentativi, stimolare quella misera e magra ricerca medico/scientifica che viene attualmente effettuata nel nostro paese, ma cosa ancor più importante sfrutterei il Ministero per avviare più sperimentazioni possibili, anche sulle staminali, guardi cara Lorenzin, lo scrivo con sincerità, mai mi sarei sognato di vedere un Ministro della Salute come lei, perché cara Beatrice, si ricordi un Ministro della Salute, deve essere prima di tutto “garante” per il proprio popolo, invece lei ha collezionato una marea di gaffe, quando bastava semplicemente usare un po più intelligenza, al suo posto io farei meno attività di partito, (non sono iscritto a nessun partito fortunatamente), e le assicuro, non avrei problemi a girar per le diverse strutture ospedaliere di tutta Italia, perché bisogna guardare dal vivo la realtà, e cercare di capire come poter muoversi per poter risolvere o perlomeno tentare di risolvere i diversi problemi, che questo paese si trova ad affrontare.

Non le nascondo che io anche da Ministro, non esiterei nemmeno un secondo a scendere in piazza con i ricercatori, farei lo stesso con i malati che rivendicano i loro diritti, perché la nomina di Ministro le assicuro, non mi guarirebbe dalla Sla, perché  l’unica cosa che mi può rendere diverso dagli altri, è il mio ragionare e cosa riuscirei a realizzare.

Le dico semplicemente che, il metodo Stamina così tanto discusso, meritava sicuramente meno ribalta mediatica, a fronte di un maggiore impegno nell’avviare quanto prima una sperimentazione in accordo anche con alcune richieste avanzate dalla Fondazione stessa.

E’ facile parlare mi dirà lei, ma al suo contrario, io non sfuggirei mai ad un incontro richiestomi da Associazioni di malati, perché un Ministro della Salute la propria faccia non deve usarla solo quando cerca il voto.

Termino ricordandole che essere Ministro richiede pazienza e tanta informazione, perché le assicuro che da Ministro, Io non permetterei passi falsi a vari enti sanitari pubblici.
(E’ doveroso ammettere che la natura ci ha donato il cervello, e lo stesso non va utilizzato solo per le conferenze stampa)

Concludo e lo prometto, segnalando che mi basterebbe solo un terzo del suo attuale stipendio, gli altri due terzi li destinerei ad un fondo per premiare i migliori progetti di ricerca medica, quello che serve è prima di tutto avere la volontà di combattere e fare di tutto per vincere una battaglia, quella che tranquillamente da casa nostra tutti noi malati combattiamo ogni giorno contro migliaia di malattie, però troviamo seria difficoltà nel trovare lo stesso impegno e la stessa intensità da parte Tua cara Beatrice.

Per carità, questo è solo un piccolo assaggio di quello che io davvero proporrei di fare per noi malati, e spero in tutti quanti voi, nel richiamarvi ad una seria riflessione, poiché spesso ci dimentichiamo da chi siamo governati, e credetemi un Ministro così come Me (la sfida è lanciata) risulterebbe troppo scomodo, vero Letta?

Dott. Romagnuolo Savino Ivano

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