La polmonite ab ingestis, conosciuta anche con l’espressione comune di polmonite da aspirazione, è una forma di polmonite, caratterizzata dall’infiammazione dei polmoni e delle vie respiratorie, a causa di materiale estraneo che viene a contatto con questi organi.
La polmonite ab ingestis viene definita polmonite in quanto dipende da una infiammazione dei polmoni, così come accade per le forme di polmonite virale o batterica, tuttavia questa infiammazione dei polmoni non dipende dall’azione degli agenti patogeni, quali i virus, i batteri, i funghi o altri microrganismi, bensì dal contatto di materiale estraneo con gli organi del sistema respiratorio, di conseguenza non si tratta di una vera e propria patologia, ma solamente di un’infiammazione dei polmoni.

Il contenuto gastrico è la più comune sostanza aspirata in grado di produrre danni, soprattutto a causa dell’acidità, sebbene anche il cibo, le secrezioni rino- e orofaringee e altri materiali siano nocivi, se inalati in grandi quantità.
I fattori di rischio per la polmonite ab ingestis comprendono tutte quelle condizioni patologiche che alterano lo stato di coscienza o creano disfunzioni della deglutizione, come si riscontra in alcuni pazienti affetti da deficit neurologici o da demenza.
L’inalazione di sostanze estranee all’albero bronco-polmonare può provocare l’infiammazione dei polmoni (polmonite chimica), un’infezione (polmonite batterica e/o ascesso polmonare) o un’ostruzione delle vie aeree.
In genere, la polmonite ab ingestis si manifesta con l’improvvisa comparsa di difficoltà respiratorie (dispnea acuta) e tosse, associata all’ingestione di alimenti solidi o liquidi o al rigurgito del contenuto gastrico. La gravità della sintomatologia è legata alla natura e alla quantità del materiale aspirato.
In alcuni casi, la tosse si associa alla produzione di un espettorato rosato e schiumoso oppure purulento. Dopo la deglutizione, in caso di polmonite ab ingestis è possibile riscontrare un cambiamento nella voce (come raucedine o gorgoglii in gola). Altri sintomi comprendono tachicardia, frequenza respiratoria elevata, febbre, affaticamento, mialgie, dimagrimento e malessere generale. La polmonite ab ingestis può determinare anche crepitii diffusi e sibili espiratori, cianosi, ipossiemia, dolore toracico pleuritico, broncocostrizione ed edema polmonare acuto.
La polmonite ab ingestis viene solitamente diagnosticata mediante valutazione clinica, colture microbiologiche e radiografia del torace. Quest’ultima indagine può dimostrare la presenza di addensamenti diffusi.
La prognosi e il trattamento variano in base alla sostanza inalata. La polmonite ab ingestis può risolversi spontaneamente entro pochi giorni o può evolvere in sindrome da distress respiratorio. Spesso, la gestione del paziente implica la ventilazione meccanica e la somministrazione di ossigeno supplementare. Gli antibiotici sono previsti in caso di inalazione del contenuto gastrico accertata o sospetta.




