Come membro della comunità SLA, cosa dovresti sapere del vaccino anti COVID-19?
I vaccini Moderna, Pfizer-BioNTech sono i vaccini destinati alle categorie fragili con gravi patologie.
Gli effetti collaterali noti dei vaccini approvati contro il COVID- 19 sono simili a quelli del vaccino contro l’influenza annuale e comprendono dolori muscolari nel punto dell’iniezione, stanchezza, febbre, dolore generalizzato e mal di testa.
Attualmente non sono disponibili dati sulla sicurezza o l’efficacia dei vaccini anti COVID-19 nella popolazione dei malati SLA. La neurologia clinica tuttavia non ravvede specifiche controindicazioni per persone affette da SLA
Ai soggetti con anamnesi nota di gravi reazioni allergiche a componenti del vaccino anti COVID-19 si raccomanda di riferirsi al proprio medico curante per le indicazioni del caso.
Il Consiglio Consultivo Nazionale sull’Immunizzazione (NACI – National Advisory Council on Immunization) raccomanda che i soggetti ad alto rischio di patologie o esiti più gravi dovrebbero essere considerati una categoria chiave cui somministrare le prime dosi disponibili dei vaccini anti COVID-19
I pazienti con SLA sono considerati a maggior rischio di esiti più gravi se esposti a infezione COVID-19 a causa della progressiva debolezza dei muscoli respiratori o bulbari, che genera difficoltà respiratorie, ridotto riflesso della tosse e scarsa liberazione delle vie aeree. Tuttavia è possibile comunque essere positivi al virus in modo asintomatico o paucisintomatico.
Le categorie vulnerabili con condizioni preesistenti, come i pazienti con SLA, meritano protezione immediata.
Riconoscendo che i pazienti con SLA affrontano maggiori sfide in termini di mobilità e accessibilità, e possono essere costretti a casa, gli esperti SLA sostengono la somministrazione del vaccino a domicilio ove possibile.