Canapa Medica Disastro all’Italiana

I sei articoli del decreto, sottoposto adesso al parere della Conferenza Stato Regioni, individuano appunto le funzioni del ministero della Salute, le quote di fabbricazione di sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis, le prescrizioni e le garanze dell’autorizzazione alla fabbricazione rinviando poi a un allegato tecnico le parti relative alle stime sulla produzione e ai controlli sulla coltivazioni e, all’appropriatezza delle prescrizioni, al tipo di patologie per cui è consentito l’uso di prodotti derivati dalla cannabis, al sistema di sorveglianza sulle piante e e ai costi di produzione. (APPROFONDIMENTO)

In concreto, nella bozza di programma sono escluse patologie (ammesse dagli Stati degli Usa che hanno promulgato leggi sulla cannabis medica) quali Parkinson, Alzheimer, leucodistrofia, epilessia, Crohn, SmaSla (Sclerosi laterale amiotrofica) ed epatite C, inoltre il decreto stabilisce anche le modalità di assunzione della cannabis terapeutica: per bocca con un decotto (tisana), oppure per inalazione con uno specifico vaporizzatore, escludendo invece il metodo migliore per molti malati, ovvero l’utilizzo di oli o soluzioni oleose (gli oli sono i più usati; l’estrazione in olio o alcool risulta la migliore, essendo i cannabinoidi liposolubili; è più semplice da usare per i pazienti che rispondono meglio in termini di “compliance”).

Di fatto questa è una condanna, specialmente per i malati di Sla sempre più discriminati vietando una terapia utile e concedendola a pochissimi malati.

 

Sarà difficile raccogliere le parole del Ministro Lorenzin sparse dal  vento. Le malattie “RARE”, dette “ORFANE”, hanno bisogno di fatti. Farei volentieri uno scambio di idee con il  Ministro. Lei sbaglia nel camminare su tappeti colorati. Deve andare li dove c’è l’amore nei confronti di malati definiti orfani. Sicuramente Orfani di  Stato, uno  Stato assente. Venga a trovarci caro Ministro, potrà rendersi conto di quanto si è orfani di uno Stato sempre meno forte, meno democratico, sempre meno attento ai bisogni reali dei malati. Savino Ivano Romagnuolo 28 affetto da SLA.

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